venerdì 19 ottobre 2007

Diamo un po' i numeri




Le “primarie” di domenica 14 ottobre, hanno sanzionato la plebiscitaria nomina di Veltroni a segretario del neonato Partito Democratico. In che modo questo importante avvenimento ha influenzato il gradimento verso i principali attori politici e le intenzioni di voto degli elettori? Cerchiamo di capirlo attraverso l’ultimo sondaggio della EKMA. La fiducia dei cittadini nel Governo, dopo una continua parabola discendente, ha registrato un incremento del 2% e si attesta su una percentuale del 35%. La fiducia in Prodi resta stabile al 27%. Il ministro più amato si riconferma Di Pietro che raccoglie la maggior fiducia e si attesta al 39% di preferenze sorpassando D’Alema, fermo invece al 35%. Per quanto riguarda il centrodestra, Berlusconi, che continua ad essere il politico che riscuote in assoluto maggiori consensi, si attesta su un dato stabile del 53%, Gianfranco Fini cresce di 4 punti e arriva al 42% merito anche della riuscita manifestazione di sabato scorso. Pierferdinando Casini è stabile al 30%.


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Per quanto riguarda i partiti, la situazione è la seguente. Nel Centrosinistra il PD, con il 30% di voti viene incoronato il primo partito d’Italia, e permette alla coalizione di centrosinistra di far segnare, per la prima volta dal 2007, una tendenza positiva. Il successo ottenuto dal PD rallenta però la crescita dell’ Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che si attesta comunque al 4%, circa il doppio di quanto ottenuto alle ultime politiche. Tra i partiti che si collocano più a sinistra, i Verdi di Pecoraro Scanio riscuotono un 3% di preferenze. Rifondazione al 3,5 si mantiene stabile rispetto a settembre, ma ha la metà dei voti rispetto alle politiche. I Comunisti Italiani con l'1,5 recuperano mezzo punto rispetto al mese scorso, ma rimangono al di sotto del risultato delle politiche. Per la prima volta da gennaio ad oggi i Popolari di Mastella scendono al di sotto delle politiche con l'1,2. Complessivamente la coalizione recupera più di un punto sul Centrodestra. Nel Centrodestra, Forza Italia è al 29%, AN all'11%, La Destra è al 3% e l'UDC al 3,5%. Forza Italia è stato dal mese di gennaio il primo partito italiano, ed è la prima volta in 10 mesi, che il partito di Berlusconi perde dei punti percentuali, d'altronde sconta la risalita di Alleanza Nazionale che approfitta dell’ effetto mediatico dell’ultima manifestazione a Roma, che ha consentito di recuperare 2 punti percentuali. La Lega si attesta sul 5% e si mantiene al di sopra del risultato delle politiche 2006. La Destra di Storace ottiene un 3%, le posizioni tenute dal suo leader forse non sono esteticamente condivise dalla maggioranza degli italiani, ma sicuramente gli hanno prodotto un netto profilo identitario che ormai determina un risultato consolidato. La misurazione di questo nuovo partito, che affonda le sue radici nella tradizione italiana, l'avremo fra poco più di 6 mesi alle amministrative, dove in Sicilia e nel Lazio rischierà di avere risultati addirittura a due cifre. L'UDC con il 3,5% dei voti, ha poco meno della metà dei consensi avuti alle politiche poco per le ambizioni di Casini. Complessivamente l'opposizione si attesta al 52,9. Se si votasse domani, la Casa delle Libertà sarebbe favorita per la vittoria, ma resta da valutare fino a che punto l’effetto Veltroni sarà in grado di trainare la coalizione di centrosinistra verso una rimonta che consenta di raggiungere e/o superare la CDL.


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