sabato 24 novembre 2007

Spagna: gli uccidono il cane e lo mettono in cella



“Il grado di civiltà di un popolo lo si capisce dal modo in cui tratta gli animali”
Indira Ghandi




Tratto da Libero del 23/11/2007





Simone Rigni è un artista di strada bolognese ed ha 36 anni, descritto da tutti quelli che lo conoscono come una persona buona, gentile, amante degli animali e della natura. Qualche anno fa comincia un viaggio in Spagna, paese che ama molto, con la sua compagna, Anna Fiori, ed i suoi tre cani, Olly, Vito, Maggie. Frequentano fiere e feste di paese, dove mette mano alla matita e alla sua vena artistica, disegnando abili caricature dei turisti di passaggio. Sembra aver trovato un po' di serenità dopo la malattia, un cancro maligno alla pelle che lo ha costretto a due interventi chirurgici. "Abbiamo pensato ad un lungo viaggio col quale dimenticare le recenti tristi esperienze" dice Anna. E invece era solo l'inizio di un incubo. Per poter partecipare ad una fiera, Simone ed Anna devono affidare i loro tre cani al canile municipale della città di Cadiz. Dopo tre giorni si recano a riprenderli, ma i loro cani sono morti. "Si sono azzannati a vicenda" è la giustificazione degli operatori del canile. Dopo la disperazione, le proteste. Simone ed Anna vogliono sapere la verità. La verità è che il cadavere della cagnetta Maggie viene trovato all'interno di un frigorifero. L'autopsia, effettuata a Siviglia dopo la denuncia alle autorità, dimostra che Maggie è stata uccisa con una soluzione paralizzante ed è morta tra atroci tormenti. Simone ed Anna protestano civilmente. Il 7 ottobre davanti alla Chiesa di Santo Domingo a Cadiz, duemila persone pacifiche chiedono una decisa trasformazione, o la chiusura, della struttura. Il sindaco Teofila Martinez (Partito Popular) esce dalla Chiesa ed è allora che la polizia carica i manifestanti. Scoppia un tafferuglio, Simone ed una ragazza spagnola vengono picchiati ed arrestati per lesioni a pubblico ufficiale. Le testimonianze ed i video però li scagionano. Non hanno aggredito nessuno. Lo testimonia anche Anna: "L'hanno messo in carcere perchè aveva sollevato il problema di una struttura lager finanziata con soldi pubblici". Il 13 ottobre il tribunale stabilisce che Simone può essere scarcerato dietro pagamento di 9.000 euro, più altri 10.000, di spese legali, e che deve essere espulso dalla Spagna. La famiglia non ha disponibilità finanziarie e Simone, ancora oggi, urla dal carcere la sua disperazione tramite la sorella Erika, che lo può vedere una volta al mese attraverso un vetro blindato. Erika è affranta:" Siamo ignorati dalle istituzioni. So che il caso è arrivato in Parlamento grazie al senatore Bulgarelli ( Verdi-CI ndr): ma il governo cosa fa? Voglio che mi spieghino perchè Simone è ancora in cella."





Per chi volesse contribuire a liberarlo, il sito http://www.dogwelcome.it/ mette a disposizione tutte le informazione necessarie.

Dia l'esempio..


Napolitano: "I rom non sono il male, bisogna integrarli"

Secondo il presidente della Repubblica l'attuale legge sulla cittadinanza è troppo restrittiva.
"Si è sentito dire, non solo dei rom, ma dei romeni, che sono il male di cui avere paura. Ma non bisogna avere paura, bisogna farli integrare nel rispetto della legge e far avere loro la cittadinanza". Lo sostiene il presidente della Repubblica, Napolitano, intervenuto alla Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.Secondo Napolitano, inoltre, l'attuale legge sul raggiungimento della cittadinanza italiana "è troppo restrittiva", "bisogna aprire canali nuovi di accesso alla cittadinanza italiana per tanti ragazzi e tanti giovani", «vanno ridotti i tempi per ottenerla», «non bisogna aver paura ma bisogna integrare» ha detto il presidente della Repubblica.

Ovviamente sono profonde e nobili parole, ma perché Napolitano, in qualità di massima carica istituzionale, non dà l’esempio a tutti i suoi concittadini e fa seguire alle parole gesti concreti? Magari accogliendo in una piccola area della tenuta presidenziale di Castel Porziano (copre una superficie di circa 59 chilometri quadrati, 5.892 ettari, clicca qui) un bel campo nomade. Oltre ad essere d’esempio per tutti gli altri italiani, così facendo Napolitano potrebbe sperimentare la bellissima esperienza di buon vicinato con questo fantastico popolo, che già da tempo migliaia di italiani, con grandissimo entusiasmo, provano ogni giorno (ed ogni notte).

domenica 18 novembre 2007

Intenzioni di voto di novembre 2007










Pd e Fi - L’effetto primarie è già svanito: il Partito democratico accusa una lieve flessione negli orientamenti di voto (dal 30 al 29%), ma resta ancora davanti a Forza Italia (data al 28,5%), che registra anch’essa un calo di consensi. Forza Italia risente dell’impasse dell’attuale situazione politica, che non si sblocca nella direzione voluta da Berlusconi, ovvero le elezioni. Anzi dopo l’approvazione della Finanziaria sembrano allontanarsi ulteriormente. Il Partito Democratico dopo l’iniziale euforia si sta dimostrando una bella casa, ma vuota all’interno: sembra ancora lontano dal riuscire ad elaborare risposte concrete alle esigenze del paese.

La Destra - La vera novità delle ultime settimane è La Destra, che supera di nuovo la
soglia del 3%, sulla spinta della Costituente e dell’adesione della Santanchè. Sin dalla nascita del movimento la Destra, i sondaggi hanno rivelato l’ampio spazio politico a disposizione di Storace: dopo l’assemblea costituente il nuovo partito si attesta al 3,4%, senza però intaccare i consensi di An (ferma all’11%), in attesa che il suo leader, Fini, le restituisca una chiara linea ed identità politica.

Di Pietro - Dopo molti mesi di trend positivo è la flessione netta di Di Pietro che perde un punto, probabilmente perchè abbaia troppo e morde poco. L’Italia dei Valori perde l’1% nei sondaggi: le posizioni ondivaghe, spesso più vicine al centrodestra, stanno costando caro a
Di Pietro, il cui elettorato è attentissimo alla coerenza in politica. Il voto sul ponte dello Stretto e le eccessive tensioni create nella maggioranza dall’ex pm sono state manovre poco gradite.
Anche il suo antagonista Mastella è tornato alle percentuali dello zero virgola sotto la pressione di colpi che avrebbero ammazzato un cinghiale.

Grande Centro al 5% - Il progetto del Grande Centro, tanto caro a Casini e Mastella, parte con una base del 5% (Udc al 4,2% e Udeur all’0,8%). Nella rilevazione, però, non è compreso il fattore-Pezzotta che con il suo
“movimento bianco” può sedurre parte dell’elettorato cattolico di Pd e Forza Italia, nonché di An e tutti i micropartiti di area centrista.

Socialisti - Il Partito Socialista che fa capo ad Enrico Boselli, Bobo Craxi, Gianni De Michelis e Gavino Angius esordisce nel nostro sondaggio con un 3%. Sempre a sinistra fa il suo esordio la Sinistra Democratica di Mussi accreditata di un 1%.

Coalizioni - Dal punto di vista delle coalizioni,
lo scenario non cambia: la Casa delle Libertà ha un margine del 3%, anche senza l’Udc. Nemmeno la Finanziaria ha saputo risollevare il consenso intorno al centrosinistra: la strategia comunicativa (e politica) mirante a riavvicinare gli elettori sinora non ha sortito effetti per l’Unione.

Infine un’osservazione: in questo periodo, in cui si parla di riforma del sistema elettorale, è interessante notare come due formazioni politiche, Forza Italia e Partito Democratico, stando ai sondaggi, otterrebbero insieme, il consenso del 60% dell'elettorato, cosa che nel nostro Paese in 60 anni di Repubblica non è mai accaduta.