domenica 25 novembre 2007

Se il buongiorno si vede dal mattino..



di Angelo Zurzolo, Coordinatore regionale Gioventù Italiana Calabria

Sul sito internet del partito democratico campeggia uno slogan… un Italia nuova. Forse hanno intenzione di cambiare l’Italia, ma la Calabria non di sicuro… I nostri paladini della giustizia e della legalità infatti dopo mesi di trattative hanno finalmente sciolto le riserve su chi dovesse guidare il partito in Calabria. Dopo la democratica elezione di Marco Minniti come coordinatore regionale (il vice ministro dell’Interni era l’unico candidato) è stato nominato capogruppo del PD in Consiglio Regionale Nicola Adamo già noto alle cronache sia per fatti di gossip, un paio di anni fa ebbe un figlio nato fuori dal matrimonio (il suo) dall’allora sindaco di Cosenza Eva Catizone, e sia, e soprattutto per vicende giudiziarie. Il già vice – presidente della Giunta Regionale, è infatti noto nelle Procure calabre; colui che dovrebbe contribuire in prima persona al cambiamento della Calabria è indagato dalla Procura della Repubblica di Paola in un’inchiesta sullo sfruttamento dell’energia eolica, le ipotesi di reato emerse a suo carico, corruzione ed abuso d’ufficio. Ma l’uomo di Walter il magnifico in Calabria non è nuovo alle Procure, infatti nel settembre del 2006 è già stato indagato per Truffa, associazione a delinquere e abuso di potere. E dulcis in fundo fa parte anche lui tra gli indagati nell’inchiesta Why not. Premettendo che vige la presunta innocenza fino a sentenza irrevocabile, c’è da chiedersi comunque, come sia possibile che un partito che si vuole porre sulla scena politica come portatore di “un’Italia nuova” non riesca a trovare leader con meno carichi pendenti? Per gli altri la questione morale è uno slogan, un qualcosa da sbandierare, ma per noi giovani di Destra calabresi è uno stile di vita, è un qualcosa che ci portiamo dentro e che vogliamo “imporre” all’intera società. E allora se questa è l’Italia, ed in particolare la Calabria che ci vogliono dare Veltroni ed i suoi collaboratori calabresi noi diciamo no! Noi vogliamo una Calabria dove pregiudicati e indagati stiano fuori dal consiglio regionale, una Calabria dove l’unica politica effettuata dallo Stato non sia quella assistenzialista bensì una politica di sviluppo, una Calabria dove i giovani capaci e meritevoli non siano costretti ad emigrare ancora nel 2007 per cercare fortuna, questa è la Calabria nuova che vogliamo non quella di Veltroni e Adamo.

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